STANZA DEL SILENZIO E/O DEI CULTI: chi la usa?

La Sala è aperta alle persone, intese come individui, familiari e gruppi legittimati a:

  1. vivere il lutto e i suoi rituali

  2. incontrare l’altro culturale

  3. diventare “attori”, ovvero capaci individualmente e collettivamente di generare ed esprimere pensieri, comportamenti e riti utili alla vita e rivitalizzazione del contesto di appartenenza.

STANZA DEL SILENZIO E/O DEI CULTI: di cosa si tratta?

  • La Sala del Silenzio è prima di tutto un LUOGO.
  • NON SOSTITUISCE una chiesa, una moschea o altro luogo di culto, ma è piuttosto un luogo studiato per permettere riparo e conforto a chi, trovandosi in ospedale (o in aeroporto, in stazione, ecc.) senta bisogno di raccoglimento, quiete o preghiera. Esso può certamente avere un certo senso di solennità ma senza alcun carattere di sacralità.
  • In questo luogo è possibile sentirsi “a casa” nel mondo perché esso è capace di offrire riparo ed espressione a ciò che sentiamo di fronte all’inatteso, umanizzando e costruendo ciò che ci appartiene.
  • In tal senso la Sala del Silenzio e/o dei Culti è concepita nel suo modello di base quale luogo e dispositivo flessibile e poliedrico, atto a dare espressione e valorizzare le diverse esperienze umane.