IL CONFLITTO COME PROCESSO EVOLUTIVO: le risorse….

  • COMUNICAZIONE::: miglioramento della comunicazione e   apprendimento modalità comunicative

  • EMERSIONE: una contrapposizione diventa manifesta e viene rivendicata a pieno diritto e con essa emergono pensieri ed emozioni altrimenti latenti e, in quanto tali, pericolosi per la relazione

  • AUTONOMIA: affermazione e rivendicazione della differenza e della distanza

  • APPRENDIMENTO: di modalità relazionali funzionali a una buona manutenzione della relazione

  • CRESCITA: funzionale al processo di individuazione e al riconoscimento delle differenze.

mediazione separazione gabriella castagnoli

 

il conflitto cos’è ? e la violenza?

IL CONFLITTO

NON È                     sinonimo di VIOLENZA, GUERRA

E’                             sinonimo di DISACCORDO,CONTRASTO

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                     CONFLITTO      O       VIOLENZA?

                             Come riconoscerli

                                  CONFLITTO                 VIOLENZA

Relazione                                                Sì                                         No

Competenza relazionale                                                                 No

L’Altro                                         Riconosciuto                                    Alienato

Reversibilità                                                                                       No

Criticità                                            Presenti                             Rimosse

Problema                                   Affrontato                                  Eliminato

Perché fare un contratto nella mediazione familiare?

Il contratto è elemento centrale e obiettivo del percorso di mediazione familiare la cui  funzione principale  è quella di andare a delimitare uno spazio in cui far gestire da un terzo, incaricato e riconosciuto, il conflitto esistente , poiché le parti scelgono e non sono obbligate , a fare la mediazione.

Inoltre si dichiarano interessate entrambi a trovare un accordo. In un certo senso si assumono la responsabilità di ricercare un  accordo.

Una volta trovato l’accoro si impegnano ad applicarlo e rispettarlo. (G. Francini)

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IL CONTRATTO NELLA MEDIAZIONE FAMILIARE

Al termine del percorso di mediazione familiare il contratto  raccoglierà tutti gli obiettivi e gli accordi fissati durante il processo di mediazione, riguardanti i figli ed i beni patrimoniali.

Quindi l’obiettivo centrale del contratto è:

rinforzare la responsabilizzazione delle parti e restituire loro la competenza di scegliere, impegnarsi ed assumersi responsabilità.

Il contratto sarà poi sancito dall’autorità giudiziaria e quindi servirà da guida a cui attenersi per le  entrambe le parti che lo dovranno sottoscrivere, davanti al  mediatore , prima , col giudice  poi.                                                          (G. Francini)

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LA MEDIAZIONE: da chi viene richiesta?

Dopo aver parlato degli obiettivi della mediazione familiare, andiamo a vedere da quali soggetti può essere richiesto e avviato un processo di mediazione:

  • dalla coppia stessa o da uno dei due coniugi: la mediazione può essere avviata anche da uno solo dei due coniugi o conviventi
  • dall’avvocato di uno dei due coniugi
  • dal giudice del tribunale
  • dai Servizi Sociali

 

 

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QUANDO si può fare una MEDIAZIONE FAMILIARE?

Vediamo QUANDO può essere utile aprire un percorso di MEDIAZIONE FAMILIARE:

  • nel corso di una separazione legale
  • nel caso di separazione di una coppia di fatto
  • quando una coppia già separata,  in corso di divorzio, ha la necessità di rivedere gli accordi precedentemente presi
  • quando una coppia già separata  o divorziata da tempo di fronte alla crescita dei figli e alla conseguente modifica delle loro necessità , ha bisogno di rivedere gli accordi per renderli adeguati alla realtà attuale
  • nel corso di una causa giudiziale.

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Il MEDIATORE FAMILIARE A.I.M.S.: chi è?

Il mediatore sistemico AIMS è una terza persona qualificata, imparziale e indipendente, che ha il ruolo di portare le parti a trovare da sé le basi di un accordo durevole e accettabile.

Il modello sistemico, prendendo in considerazione non solo la coppia ma l’intero sistema familiare coinvolto, ha il vantaggio di aiutare l’intero nucleo familiare a cogliere le opportunità evolutive del conflitto.

La qualifica di mediatore sistemico AIMS viene rilasciata al termine di un corso biennale con un impegno formativo minimo di 240 ore e di 80 ore tra tirocinio e supervisione. Il diploma che attesta la qualifica professionale di MEDIATORE FAMILIARE SISTEMICO viene rilasciato previo il superamento della prova di esame finale alla presenza di una commissione A.I.M.S. a carattere nazionale.mediazione separazione gabriella castagnoli