FRATTALI

La natura produce molti esempi di forme molto simili ai frattali. Ad esempio in un albero, soprattutto nell’abete, ogni ramo è approssimativamente simile all’intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo e così via; è anche possibile notare fenomeni di auto-similarità nella forma di una costa: con immagini riprese da satellite man mano sempre più grandi si può notare che la struttura generale di golfi più o meno dentellati mostra molte componenti che, se non identiche all’originale, gli assomigliano comunque molto. Frattali sono presenti anche nel profilo geomorfologico delle montagne, nelle nubi, nei cristalli di ghiaccio, in alcune foglie e fiori. Secondo Mandelbrot, le relazioni fra frattali e natura sono più profonde di quanto si creda.

«Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta»
(Benoît Mandelbrot)

Il Faggio che voleva fare il girotondo

di Daniela Palumbo,

E’ una fiaba che viene in soccorso dei genitori perchè può  dare spunti su come comportarsi nei casi in cui un’amicizia non possa essere come ce l’aspettiamo.Può capitare che persone a noi vicine come  un amico, un nonno  o un genitore passino un momento di tristezza per cui dobbiamo essere noi a doverle visitare. Tendiamo a pensare che ci sia sempre una soluzione  come in Heidi o in Up. Ma purtroppo non è sempre così.

Comunque se  al giovane lettore /lettrice vien voglia di fare amicizia con un albero, magari a scuola o al parco, l’obiettivo è raggiunto.

il faggio che voleva far eil girotondo