Dopo il periodo di lockdown di 6 mesi riprendiamo la scuola…

 Ci siamo lasciati  alle spalle  6 mesi  con regole diverse da quelle abituali, regole  che ci hanno portato a riorganizzare la routine familiare.

Ora dobbiamo di nuovo re-impostare una nuova strutturazione della giornata.

 A scuola torneremo  probabilmente in modalità mista , in presenza e a distanza ,e  staremo in banchi singoli.

Dovremo riabituarci alle relazioni di persona.

Dopo 6 mesi in autonomia e in autogestione ( chi è riuscito) utilizzando , o sovra-utilizzando computer e cellulari, Playstation e TV.  

Molti cambiamenti , uno dietro all’altro, senza il tempo e modo per assimilarli.

 In questi giorni si parla molto del rientro e delle modalità di rientro a scuola in sicurezza  ma forse dovremmo parlare dell’impatto psicologico su studenti e personale docente. Per gli studenti in particolare la scansione del tempo quotidiano ricopre rilevante importanza anche se questo argomento sembra essere rimasto fuori dal dibattito pubblico.

Da un punto di vista emotivo, oltre che comportamentale, la ripresa delle abitudini  quotidiane abbandonate da 6 mesi porterà un nuovo importante cambiamento. Se non saremo capaci di gestirlo potremmo andar incontro all’emergere di insicurezze , disagi, ansia, stress portati dal tentativo di convivere con questo nuovo veloce cambiamento di vita.  

Ecco perché il bisogno di aiuto e attenzione deve trovare risposta soprattutto , ma non solo, nella fascia della prima elementare  e del delicato periodo di passaggio della scuola media.  Anche per gli adolescenti, che stanno affrontando cambiamenti fisici e psico emotivi così sconvolgenti e importanti e stanno iniziando a percepire che stanno diventando grandi l’attenzione e l’aiuto sono fondamentali.

La strutturazione giornaliera della sveglia mattutina alle 7,  colazione insieme, preparazione e partenza per la scuola per poi tornare a pranzo , per qualcuno a merenda , e l’impegno dei compiti è stata messa in sospeso … Anche le attività sportive e di tempo libero che permettono la socializzazione in contesti di gioco sono stati sospese. Ci si è dovuti adattare e re- immaginare la propria vita.

E adesso che succederà?