
Una mattinata con me , la psicologa , la neuropsicomotricista e l’audiologa per divertirci e stare insieme, genitori e bambini, in dialogo e ascolto reciproco.
Nessuna abilità specifica è richiesta.
Una mattinata con me , la psicologa , la neuropsicomotricista e l’audiologa per divertirci e stare insieme, genitori e bambini, in dialogo e ascolto reciproco.
Nessuna abilità specifica è richiesta.
E’ con grande piacere che do notizia della seconda edizione del Webinar gratuito
online “Acufene: una cura è possibile? Cause e trattamenti”.
Si terrà venerdì 26 febbraio alle h. 18.00.
Nel corso del webinar analizzeremo le possibili cause dell’acufene,
i modi in cui il fastidio si manifesta,
le strategie da mettere in campo per gestirlo e
l’approccio multidisciplinare e integrato che permette di risolvere il problema.
Ci sarà spazio per porre domande e richieste di precisazioni.
Per partecipare:
collegarsi su Facebook alla pagina di Aures Bologna
La natura produce molti esempi di forme molto simili ai frattali. Ad esempio in un albero, soprattutto nell’abete, ogni ramo è approssimativamente simile all’intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo e così via; è anche possibile notare fenomeni di auto-similarità nella forma di una costa: con immagini riprese da satellite man mano sempre più grandi si può notare che la struttura generale di golfi più o meno dentellati mostra molte componenti che, se non identiche all’originale, gli assomigliano comunque molto. Frattali sono presenti anche nel profilo geomorfologico delle montagne, nelle nubi, nei cristalli di ghiaccio, in alcune foglie e fiori. Secondo Mandelbrot, le relazioni fra frattali e natura sono più profonde di quanto si creda.
«Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta» |
(Benoît Mandelbrot) |
È un modo di leggere, facendo passaggi rapidi sui testi, approssimazioni o sintesi successive.
Con questo tipo di lettura si parte da un iniziale contenuto e ci si crea uno schema logico, un quadro mentale, relativamente a quello specifico tipo di testo.
Questo schema o quadro mentale crea una motivazione interna, per cui si cercano nella lettura le differenze con quanto pensato o atteso rispetto all’obiettivo che il lettore si è dato in rapporto a quella specifica lettura e alle aspettative che ha verso la stessa.
Conseguentemente il lettore sceglie il suo modo per leggere e mette in atto la sua programmazione in modo attivo e deliberato.
Codificato da Cicerone, che con questo metodo riusciva a memorizzare molte informazioni nuove, collegando ognuna di esse a un luogo o un elemento di un percorso perfettamente noto.
Pensate, ad esempio, al percorso che fate ogni giorno per andare da casa in ufficio o a scuola .
Scoprirete con quale facilità sia possibile visualizzare in ordine tantissimi loci abituali. La tecnica consiste nell’associare le cose da ricordare a questi luoghi, per poter richiamare in perfetto ordine l’intera sequenza di informazioni.
“Con Ordinanza del 27 aprile scorso la Regione Emilia-Romagna ha disposto che, a far data dal 28 aprile 2020, “è consentita da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato l’erogazione di prestazioni anche programmabili e non urgenti”. Per questa ragione, è possibile affermare che per gli psicologi sia ora possibile gradualmente riprendere lo svolgimento in presenza non soltanto delle attività indifferibili, ma anche di quelle programmabili e che non rivestono carattere di urgenza.
Tuttavia, considerando che le recenti disposizioni governative (DPCM del 26 aprile 2020) risultano ancora tese a limitare fortemente la mobilità e i contatti, si ritiene opportuno sottolineare – richiamandosi a principi di massima prudenza, cautela e responsabilità sociale – che laddove possibile pare comunque opportuno che gli interventi proseguano/si svolgano con modalità a distanza. Non si tratta perciò di riprendere l’attività professionale “come se niente fosse”, ma di valutare caso per caso la necessità di effettuare gli interventi in presenza, ora consentiti, o l’opportunità di continuare ad utilizzare altre modalità.
Per la ripresa delle attività occorrerà naturalmente mettere in atto misure di carattere igienico-sanitario che garantiscano a cittadini e professionisti il loro svolgimento in sicurezza. A tal proposito, si segnala che sarà la Regione – non il nostro Ordine, che non ne ha titolo – a definire le misure di prevenzione da contatto e da droplet da attuare. In questi giorni sono infatti in approvazione da parte della Regione delle linee guida per la riattivazione dei servizi sanitari che si applicheranno non soltanto a strutture pubbliche e private accreditate, ma anche agli studi professionali. Non appena la Regione le pubblicherà, potremo darne notizia attraverso l’aggiornamento del sito web.
Ricordiamo inoltre di utilizzare SOLO dispositivi di sicurezza certificati dal Ministero e di usare sempre il principio di massima precauzione per non mettere a rischio se stessi e i nostri pazienti/clienti.”
Dopo aver visto come responsabilizzare e incentivare la riflessione , parliamo della scuola.
La scuola ha il compito di educare e valutare i risultati di apprendimento ottenuti. Molti ragazzi oggi colgono le valutazioni come valutazioni della propria persona e rischiano di andare in crisi. Dobbiamo chiederci perché?
Le figure educative, genitori e insegnanti, hanno il compito di evitare l’identificazione del valore personale con il voto in pagella.
Gli errori sono un’opportunità per apprendere e migliorare. La valorizzazione degli errori come momenti di verifica della propria preparazione e opportunità di miglioramento è un compito che spetta agli adulti .Poter fallire e ritentare consente ai ragazzi di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e fiducia in sé.
Non è utile che gli adulti di riferimento ( genitori, insegnanti e educatori ) si sostituiscano ai ragazzi/e per evitare loro di sbagliare. Per aiutare lo sviluppo dell’autostima si può :
– aiutarli ad a imparare strumenti come ad esempio un buon metodo di studio
– organizzare il loro tempo in modo che ci sia spazio per studio e attività di divertimento
– educarli all’errore come momento di apprendimento
– aiutarli a sentire la frustrazione e tollerarla.
E’ dentro le relazioni che si costruiscono nei primi anni di vita che l’autostima inizia a formarsi o meno. Per autostima intendiamo valore che ogni individuo attribuisce a sé stesso.
L’autostima si costruisce giorno dopo giorno, passo dopo passo attraverso continui feed back e interazioni che le persone che ci stanno intorno ci forniscono e dunque noi come adulti forniamo a bambini ed adolescenti .
Se le esperienze che bambini e adolescenti sperimentano durante la crescita sono efficaci, cioè di capaci di produrre l’effetto e i risultati voluti , la loro autostima incomincia a formarsi e a crescere. Il sistema familiare ( genitori, i fratelli, i nonni, i parenti , il gruppo dei pari e gli insegnanti) contribuiscono all’idea che bambini ed adolescenti hanno di sé stessi.
Possiamo indicare I fattori che contribuiscono allo sviluppo e mantenimento di una buona autostima nei bambini ed adolescenti :
Per gli adolescenti il gruppo dei pari ( compagni di scuola e amici) assume particolare importanza anche ai fini dell’autostima anche se i genitori e gli insegnanti ricoprono comunque un ruolo di primo piano.
Cosa possono fare dunque genitori ed insegnanti per migliorare il senso di autostima degli adolescenti?
Cosa significa responsabilizzare? Aiutare i ragazzi/e a ad assumersi e accettare le conseguenze delle proprie azioni, dei propri comportamenti, delle proprie emozioni e dei propri pensieri, positive/piacevoli o negative / spiacevoli.
Gli adulti (insegnanti e genitori) devono abbassare il controllo sui ragazzi/e permettendo loro non solo di sentirsi capaci ed utili, ma anche di sperimentare la percezione di autoefficacia.
Potrebbe essere utile in questo periodo di quarantena da COVID19 che genitori ed insegnanti li coinvolgano , a seconda degli interessi individuali e specifici di ognuno/a, in attività che riguardino la casa o la scuola.
Rimane centrale ascoltare gli adolescenti e sentite le loro proposte che vi potranno aiutare in molti modi e contemporaneamente permetterete loro di sentirsi importanti, utili ed efficaci.
L’ansia non va demonizzata come spesso accade .
Un livello medio di ansia ci può aiutare, anzi è correlato al picco di prestazione cioè al momento in cui io do il meglio.
Vi invito a guardare questo semplicissimo grafico.
Le restrizioni dettate dal Coronavirus impongono ai bambini/e non solo di restare tra le mura domestiche , ma anche di fare scuola da casa. La scuola a sua volta si sta dotando e sta sperimentando il modo migliore per preparare i bambini/e attraverso video lezioni e supporti . Siamo in un periodo di sperimentazione e fare errori , riprove ed errori fino a trovare la formula giusta è normale. Inoltre non tutti i bambini/e hanno la stessa capacità di attenzione e concentrazione.
Poli Lab Kids è un progetto del Politecnico di Milano, realizzato da HOC-LAB del Dipartimento di Elettronica a cui le scuole ma anche i genitori possono accedere per vedere supporti e strumenti didattici digitali.