SUICIDIO: quali fattori protettivi?

La Regione Emilia Romagna nella “Raccomandazione per la prevenzione delle condotte suicidarie nel territorio” individua il suicidio come un comportamento plurideterminato, spesso associato ad aspetti psicopatologici che, se riconosciuti e trattati, possono determinare una significativa diminuzione del rischio. Individua inoltre dei fattori di protezione dal rischio : supporti sociali intatti, appartenenza religiosa attiva o fede religiosa ( che può anche essere un fattore di rischio se implica vergogna/senso di colpa per i comportamenti), matrimonio e presenza di figli a carico, rapporto continuativo di supporto con un caregiver ( in relazione alla qualità del rapporto), relazione terapeutica positiva (APA, 2003), assenza di depressione o abuso di sostanze, accesso a risorse sanitarie mediche e di salute mentale, controllo degli impulsi, comprovate capacità di problem-solving e di coping (porre attenzione a variazioni repentine della capacità del paziente di far fronte ai problemi), gravidanza (APA, 2003), life satisfaction (APA, 2003), sollievo per non aver completato il suicidio (NZGG, 2003), sensazione di avere progetti/compiti ancora da completare (NZGG, 2003), buona autostima, fiducia in se stessi (NZGG, 2003), consapevolezza che le figure significative di riferimento sanno dei pensieri suicidari (NZGG, 2003), senso di appartenenza a un gruppo, ad una associazione, ad un partito politico o religione (Sargent, Williams,Hagerty, Lynch-Sauer & Hoyle., 2002).

psicologa a bologna gabriella castagnoli