Ricordo M. , 22 anni , seduta sulla poltrona della sala d’attesa dello studio , occhi bassi e postura ritirata. Dal primo colloquio apprendo il dispiacere di M per non essere più capace, malgrado i precedenti buoni risultati, a prendere più in mano un libro per terminare gli ultimi 3 esami che la separano dalla laurea triennnale. nei successivi colloqui emerge la difficoltà di M. a”prendere in mano la propria vita” in questo caso scolastica, la poca fiducia nelle proprie possibilità e l’incapacità di vedere prospettive future. Dopo un periodo di incontri di alcuni mesi M. è riuscita a riprendere le lezioni e a dare gradualmente gli esami mancanti.