-Verbale Intonazionale (enfasi, sottolineature..)
-Paralinguistico (borbottii, sbadigli, sussurri, risolini, colpi di tosse, pause …)
– Cinesico: (movimenti corpo, mani, contatto visivo …)

-Verbale Intonazionale (enfasi, sottolineature..)
-Paralinguistico (borbottii, sbadigli, sussurri, risolini, colpi di tosse, pause …)
– Cinesico: (movimenti corpo, mani, contatto visivo …)
Mettere gli studenti in gruppo è un primo passo per sviluppare la competenza di lavorare in gruppi, ma non è sufficiente.
Devono essere presenti le seguenti caratteristiche specifiche e fondamentali :
1 – INTERDIPENDENZA POSITIVA
2 – INTERAZIONE FACCIA A FACCIA
3 – RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE
4 – INSEGNAMENTO E USO DI COMPETENZE SOCIALI
5 – VALUTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO
Dopo la distanza intima e quella personale, parliamo della distanza sociale.
La distanza sociale, tra i 120 e i 360 centimetri, è quella delle interazioni più formali , ad esempio nel lavoro. Con questa distanza si usa in genere un tono di voce più alto e i dettagli del viso e dell’espressione dell’interlocutore sono meno facilmente visibili.
Alla luce dei continui fatti che affollano le nostre quotidiane cronache ,dopo aver definito l’umiliazione , definiamo la vergogna con le parole di Wurmser (1981):
“la vergogna è l’angoscia provocata dall’esposizione improvvisa all’osservazione altrui che segnala il pericolo di un rifiuto sprezzante” . Un segnale dunque intra e inter soggettivo , con funzione comunicativa, del fatto che si è subita, o si sta per subire , un’umiliazione, ed insieme una reazione ad essa. Ad essa corrisponde il dileggio, la derisione, il disprezzo , il compatimento e commiserazione da parte dell’altro (un altro, degli altri e anche di sé stessi) e questi comportamenti mirano a determinare una situazione di umiliazione, nella quale una persona è ridotta a posizione inferiore.
Il contrario della vergogna è l’orgoglio (Sartre 1943, Lewis 1971) al quale corrispondono ammirazione, apprezzamento, approvazione o anche solo accettazione da parte dell’altro e questo comportamenti determinano una situazione , al limite, di trionfo. Ma questo trionfo può essere dato anche dall’umiliare l’altro: così vergogna e orgoglio, segnali rispettivamente che l’amor proprio è stato ferito o è stato esaltato, sono necessariamente connessi alla relazione intersoggettiva asimmetrica dell’umiliazione-trionfo ( Battacchi, Codispoti ,1992).
Dopo aver visto QUANDO può essere utile aprire un percorso di mediazione familiare, vediamo quali OBIETTIVI abbia: