Nell’intento di comunicare quanto possa essere di sollievo , sostegno e aiuto un’accompagnamento psicologico nella malattia del corpo, ho deciso di parlarVi di Giorgio , 6 anni e 6 interventi al cuore che gli hanno permesso di “restare tra noi” come dice sorridente la mamma e di “non essere un bambino blu” come dice lui. Giorgio, come lamenta la giovanissima e collaborativa mamma e la scuola , non riesce a star fermo, si muove sempre.
E’ immediato, anche senza possedere particolari competenze psicologiche, comprendere quanto la mattia organica possa mettere in sofferenza non solo il corpo ma anche la mente e lo “spirito” della persona, in questo caso un bambino, e della sua famiglia.
Spesso si è portati a pensare che non ci si possa fare nulla… che occorra sopportare e basta! Non è così .In un lungo e costante lavoro a casa e in studio, attrezzato opportunamente per accogliere il piccolo paziente, abbiamo pian piano imparato a capire, sentire e praticare che essere vivi non significa necessariamente muoversi di continuo e che ci si può sentire bene anche se si sta fermi, seduti e attenti.
I disegni e il movimento sono stati i nostri strumenti.