Il bambino non è in grado , strutturalmente, di capire e realizzare la presa di distanza dalle situazioni esterne che sono determinate arbitrariamente dalla vita. Per cui noi consideriamo infantile una persona che sia costantemente condizionata dai fatti esterni. La dimensione infantile si riconosce dalla velocità delle risposta allo stimolo, intendo quest’ultimo nel senso più ampio. Quanto più rapida è la reazione, quanto minore è la durata della mediazione tra ciò che proviene dall’esterno e la nostra risposta, tanto più ci comportiamo secondo un modulo tipicamente primitivo. Il comportamento dell’adulto, invece, si caratterizza proprio per il tempo di elaborazione necessario per agire adeguatamente e non limitarsi a reagire. Tutto questo è frutto di un lavoro personale tesa ad affrontare il mondo esterno e le parti inconsce della psiche per creare una nuova struttura psicologica, che in psicologia chiamiamo “Sé”: ossia la dimensione psicologica più elevata , che contiene non solo gli aspetti consapevoli della nostra esistenza ma anche quelli inconsci.
(Carotenuto A.)